Come funziona il 5G | frequenze diverse per scopi diversi

Lo standard 5G è stato creato alcuni anni fa da un insieme di enti differenti con obiettivi molto ambiziosi: sfruttare frequenze diverse e tecnologie di aggregazione della banda (“Massive Mimo”) per dare più dati a tutti gli apparecchi connessi, siano essi telefoni che altri tipi di cose (dalla IoT ai futuri computer portatili “always on”). Ma vediamo dunque come funziona il 5G, come si divide?

In arrivo una nuova realtà?

La tecnologia 5G

Per dare una indicazione di massima: mentre l’uso delle antenne del 4G permettono di avere un massimo di 4mila utenti connessi per chilometro quadrato, il 5G ne supporta circa un milione. Un’altra caratteristica è che le reti 5G sono pensate per funzionare “sopra” le reti 4G, agganciando e sganciando gli utenti a seconda del reale bisogno di dati, in maniera tale da poter offrire ancora più capacità e minore latenza a chi sta effettivamente usando la rete. Ma di tutto questo abbiamo lungamente parlato negli scorsi articoli che invito di leggere per capire al meglio quella che è una tecnologia super visionaria e futurista. Il 5G tutto quello che c’è da sapere.

Le differenze interne

Oggi vediamo in particolare come è strutturato internamente, infatti il 5G sfrutta frequenze diverse in base all’utilizzo. Una tipologia con raggio d’azione molto più corta ottimizzata tramite le mmWave che permette grandi velocità. In altre occasioni invece sfrutta frequenze più basse che permettono di raggiungere distanze molto maggiori. Ma come si stanno muovendo il mondo e in particolare i vari stati? Ecco dal punto di vista dell’ottimizzazione si è ancora molto indietro, anche a causa del poco coinvolgimento delle persone. Forse si è spinti da fin troppa paura, sarà troppo presto per questa evoluzione?

Come funziona il 5G

Dopo aver visto come funziona il 5G vediamo in che direzione andiamo

In generale, mentre le frequenze sub-6 GHz FR1 sono state assegnate in tutte le aree geografiche e vengono poi scelte dai singoli Paesi ed operatori. Quelle mmWave FR2 sono divise a seconda delle aree geografiche: i 28 GHz “alti” nell’area Asia e Pacifico, i 28 GHz “medi” negli Usa, i 26 GHz “bassi” in Europa, Africa, Medio Oriente e continente americano (ma non in Asia Pacifico). Inoltre, sia le FR1 che le FR2 utilizzano modalità tecniche parzialmente diverse di funzionamento.

Le due differenze più significative per quanto riguarda le FR1 e le FR2 sono legata alla velocità e alla distanza di copertura. Le frequenze sub 6 GHz (FR1) sono più lente ma vanno più lontano, funzionando in questo in modo non diverso da quelle del 4G. Invece, accade il contrario per quanto riguarda le mmWave FR2. Queste portano moltissimi dati ma a breve distanza, anche se la parte bassa delle FR2 (quella scelta in Europa, ad esempio) ha un miglior compromesso di velocità e portata della copertura. 

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