Negli ultimi articoli abbiamo parlato dettagliatamente del mercato e delle ragioni economiche dietro questa innovazione, ma più in particolare ne abbiamo analizzato il funzionamento. Nelle prossime righe ci focalizzeremo principalmente sulle differenze e vedremo i motivi per cui scegliere il 5G o 4G.
In arrivo una nuova realtà?
Il motivi di questo articolo è unico, di rendere dimostrazioni oggettive e dati certi riguardo le caratteristiche delle due diverse vie di comunicazione, o meglio di come l’evoluzione del 4G sia effettivamente più efficiente per vari aspetti ma pecchi in altri casi.
I pro e i contro: 5G o 4G?
Partiamo dai pregi
Il primo dato che andiamo ad analizzare è la quantità di dati trasportabili. Questa infatti è estremamente più elevata di quella cui siamo abituati utilizzando il 4G, presentando una sorprendente capacità minima di 1 Gbps e con una massima trasmissibile TEORICA di 20Gbps. Vi invito a pensare quanto possa essere efficiente un device con la possibilità di connettersi ad una rete che può trasportare così tanti dati contemporaneamente. Con una sorprendente velocità, dovuta principalmente ad una larghezza di banda molto superiore alle precedenti.
Inoltre non vedremo, con l’utilizzo del 5G, nessun problema del tipo: molti dispositivi connessi uguale blocco della rete. Per intenderci quando con il 4G siamo in situazioni in cui a connettersi si è in molti contemporaneamente noteremo un rallentamento drastico di tutti i servizi che sfruttano la rete. Questo avviene perché con le onde elettromagnetiche del 4G, con ampi spettri, il collegamento diviene uno per tutti (descrizione molto blanda). Tramite i ripetitori 5G, i quali invece lavorano sulle millimeter waves, le onde sono dette direzionali perché puntano effettivamente ad ogni dispositivo connesso. Questo fa sì che ad ogni utente della rete sia concesso un canale di collegamento con il massimo della velocità che queste onde ci permettono. Detto questo il concetto di onda direzionale sarà trattato meglio nelle prossime pagine.

L’ultimo punto che andiamo ad analizzare è la latenza: anche in questo caso la differenza è molto marcata. infatti la quinta generazione di rete dati permette una minima di 1ms contro i 10 presentati dal 4G. La latenza è quel tempo che intercorre da quando dai un comando a quando questo effettivamente viene inviato. Un esempio pratico lo possiamo avere nella messaggistica istantanea, quando si clicca invio in realtà prima che il messaggio venga spedito sulla rete ha delle fasi da superare (ecc.). Non viene mai inviato istantaneamente e per quanto possa sembrare poco 10 ms ogni volta non sono affatto ininfluenti; al contrario l’unico millisecondo di latenza del 5G si traduce in istantaneità.
C’è qualche lato negativo
Come spesso accade anche nelle migliori favole si presentano a noi dei lati negativi o comunque un po’ infelici.
Partiamo dalla capacità e velocità di trasmissione, i 20 Gbps massimi come abbiamo accennato prima, sono solo teorici. Ovvero secondo la formazione e conformazione di queste onde sarebbero trasportabili ma risultano praticamente irraggiungibili in ambienti trafficati e zone cittadine.
Venendo alle cose più serie vediamo il problema che tanti definiscono come mancanza di privacy: si è costantemente connessi a internet, rintracciabili al metro, proprio per il discorso delle onde direzionali. Vedremo meglio le caratteristiche e il reale utilizzo di questa funzionalità.
Infine le potenzialità di questa rete si ripercuoteranno nella vita di tutti i giorni, in particolare scopriremo come cambierà in ambito economico. Infatti questa tecnologia tenderà a diminuire il carico di lavoro umano, lasciando alla macchina molti più impieghi. Vediamo meglio questo aspetto cliccando qui.
Per oggi ci fermiamo qui, ma noi come F&ENI ti consigliamo di continuare a seguirci per rimanere sempre informato e consapevole.
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